Sono cresciuto con pochi e semplici concetti. Uno di questi prescrive che non si deve mai, ma mai, discutere con un matto o con un deficiente, cosa che mi sono ben guardato dal fare. Cicciobbello alle elementari era un fagottone con due guanciotte rosse e rubizze. Era impossibile che una qualsiasi mamma non le pinzasse a dovere sicche' diventavano ancora piu' colorate. La sua mansione in casa consisteva nel pasturare i maiali. Lui passava ore intere a guardare gli animali mentre si rigiravano nella melma e godeva nel vederli lottare per una foglia di insalata o per una manciata di mangime. A squola, come scriveva lui, si era fatto notare per una indiscussa capacita' di disegnare le curve. Gli venivano che era un piacere, un Giottino, tutta altra storia invece per le aste. Non c'era verso. Se quelle inclinate a destra ancora ancora sembravano decenti, per quelle a sinistra erano dolori. Disegnarle gli comportava un dispendio grave di energie e infinita concentrazione, tanto che spesso gli uscivano accompagnate da una o piu' scorreggine. I peti erano la conseguenza di tutta la brama che ci metteva. Nei giorni di esercizi con le lettere minuscole lui faceva un gran figurone, ma nei giorni che ci si doveva esercitare con le aste nessuno degli altri scolaretti gli voleva stare a meno di 5 metri. Le sue scorreggine diventarono un tormentone e la sua fama valico' i confini dell'intera val padana. Cicciobbello oggi e' un adulto. Il tempo passato con i maiali lo ha reso un vero capo. Adesso anche le aste gli vengono senza fatica. Oggi e' famoso perche' spara scorregge con la bocca.
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